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Il marketing nel settore sanitario è diventato sempre più cruciale per le organizzazioni sanitarie che cercano di raggiungere e coinvolgere i pazienti in un mercato sempre più competitivo. Tuttavia, ci sono errori comuni che molte di queste organizzazioni commettono nella loro strategia di marketing, compromettendo potenzialmente i loro sforzi e la loro reputazione.

Ecco i 5 errori principali da evitare:

 

1. Non Rispettare le Normative e i Regolamenti Sanitari

Uno dei più gravi errori nel marketing sanitario è quello di non attenersi alle normative e ai regolamenti del settore. La pubblicità di servizi medici è soggetta a rigide normative che variano da paese a paese. Ignorare queste regole può portare a sanzioni legali e danneggiare la reputazione dell’organizzazione.

Non ci si può semplicemente occupare di vendere delle prestazioni mediche, quando in gioco c’è la salute delle persone. Sono, invece, necessari tatto, accortezza e il rispetto di alcune norme previste dalla Legge di Bilancio 2019, che ha introdotto il divieto di pubblicità sanitaria promozionale. Con la definitiva promulgazione della Legge di Bilancio 2019 (L 30/12/2018, n. 145) sono entrate in vigore le nuove norme in materia di pubblicità e comunicazione promozionale e suggestiva dei servizi sanitari. 

Tra le principali disposizioni della Legge di Bilancio 2019 in materia di pubblicità sanitaria si possono citare:

  1. 1. Divieto di Pubblicità Ingannevole: La legge vieta la pubblicità ingannevole o fuorviante dei servizi sanitari, compresi quelli relativi a prestazioni diagnostiche, terapeutiche o riabilitative.
  2. 2. Obbligo di Trasparenza e Veridicità: Le comunicazioni promozionali devono essere trasparenti, veritiere e non possono contenere informazioni fuorvianti o non corrispondenti alla realtà dei servizi offerti.
  3. 3. Divieto di Suggestione: È vietata la pubblicità sanitaria che contiene elementi suggestivi o sensazionalistici, che potrebbero influenzare in modo improprio la decisione dei pazienti.
  4. 4. Regolamentazione della Pubblicità Online: La legge disciplina anche la pubblicità online dei servizi sanitari, stabilendo regole specifiche per la comunicazione sui siti web, sui social media e tramite altre piattaforme digitali.
  5. 5. Sanzioni per Violazioni: Sono previste sanzioni per le violazioni delle disposizioni sulla pubblicità sanitaria, al fine di garantire il rispetto delle norme e la tutela della salute pubblica.

 

2. Ignorare il Coinvolgimento dei Pazienti

Un’altra grave mancanza è quella di non coinvolgere i pazienti nel processo di marketing. I pazienti sono la ragione stessa dell’esistenza delle organizzazioni sanitarie e ascoltarli è fondamentale per comprendere le loro esigenze, preoccupazioni e preferenze. Ignorare il coinvolgimento dei pazienti può portare a strategie di marketing disconnesse e inefficaci.

pazienti che cercano servizi sanitari non sono come gli altri consumatori, grazie al digitale ha guadagnato terreno un nuovo “consumatore” di assistenza sanitaria, il quale, dopo aver perso fiducia in molti elementi del sistema assistenziale, è sempre più propenso a prendersi carico dei propri trattamenti, ad informarsi e a scegliere da solo le proprie terapie. Si tratta del cosiddetto empowered patient, nato anche grazie all’accesso più veloce e diretto alle informazioni attraverso internet che gli offre la possibilità di imparare proattivamente e di più sulle proprie malattie e/o condizioni e quelle dei propri cari, di venire a conoscenza di soluzioni e trattamenti alternativi e anche di condividere le proprie esperienze, confrontandosi su temi medici con altri pazienti da tutto il mondo.

E’ un processo di sviluppo personale per cui il paziente/individuo viene dotato di conoscenza, capacità e consapevolezza che gli consentano (in tutto o in parte) di autodeterminarsi in relazione alla propria salute, nell’ambito di un nuovo processo in cui il professionista sanitario può divenire, a discrezione del paziente, un facilitatore che opera all’interno di una relazione di partnership, non più di autorità. 

 

3. Contenuti Non Rilevanti o Non Informativi

Un errore comune è quello di creare contenuti di marketing che non sono rilevanti o informativi per il pubblico target. I pazienti cercano informazioni utili e affidabili sulle loro condizioni di salute e sui servizi disponibili. Creare contenuti di bassa qualità o promozionali che non rispondono alle loro domande può portare a un calo dell’interesse e della fiducia nei confronti dell’organizzazione.

L’empowerment dei pazienti inizia educandoli e aiutandoli ad accedere a informazioni corrette e necessarie sulla loro salute. I pazienti hanno il diritto di comprendere la loro situazione in tutte le sue complessità.

La fiducia è un elemento fondamentale per creare un rapporto continuativo e profittevole con il paziente e una maggiore aderenza alle terapie. Attraverso una giusta strategia di content marketing è possibile costruire tale fiducia sostenendo i pazienti e accompagnandoli nel percorso di cura.

 

4. Mancanza di Coerenza e Pianificazione

Una strategia di marketing sanitario efficace richiede coerenza e pianificazione. Saltare da un’iniziativa all’altra senza una visione chiara e una pianificazione strategica può confondere il pubblico e indebolire l’efficacia complessiva delle attività di marketing. È importante stabilire obiettivi chiari, definire un piano d’azione e mantenere una coerenza nel messaggio e nell’immagine dell’organizzazione.

La coerenza garantisce che il messaggio trasmesso dall’organizzazione sanitaria sia uniforme e allineato con la sua identità di marca. Ciò crea fiducia e riconoscibilità nel pubblico target e aiuta a differenziarsi dalla concorrenza. Una strategia coerente consente ai pazienti di sviluppare un rapporto di fiducia con l’organizzazione sanitaria nel tempo. Essi sapranno cosa aspettarsi dall’azienda e si sentiranno più inclini a tornare per ulteriori servizi o trattamenti.

La pianificazione consente di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili, compreso il budget di marketing. Identificare obiettivi chiari, pianificare le attività e assegnare le risorse in modo appropriato aiuta a massimizzare il ritorno sull’investimento e a evitare sprechi. Una strategia pianificata consente di adattare le attività di marketing alle esigenze specifiche dei pazienti e alle tendenze del settore. Ciò assicura che l’organizzazione sanitaria rimanga rilevante e reattiva alle mutevoli esigenze del mercato.

 

5. Sottostimare l’Importanza dell’Analisi e del Monitoraggio

Infine, sottostimare l’importanza dell’analisi e del monitoraggio dei risultati è un errore comune, non solo nel marketing sanitario. È fondamentale valutare costantemente l’efficacia delle attività di marketing, monitorare metriche chiave come il coinvolgimento dei pazienti, la conversione e il ritorno sull’investimento. Senza un’adeguata analisi e monitoraggio, è impossibile identificare cosa funziona e cosa no, e apportare le necessarie correzioni di rotta.

 

Evitare questi errori può aiutare le organizzazioni sanitarie a sviluppare strategie di marketing più efficaci e ad aumentare l’engagement dei pazienti, migliorando così la loro reputazione e il loro successo complessivo.

Contattami per sapere come iniziare subito a pianificare una strategia di marketing evitando questi 5 errori!

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