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La tecnologia è entrata prepotentemente nella vita di tutti i giorni. Più della metà della popolazione mondiale possiede uno Smartphone, e quasi due terzi un cellulare. Il traffico internet è generato per più della metà da telefono, e di questa la metà è su banda larga.

È in questo scenario che la digital health contina a crescere e svilupparsi, tanto che sta diventando un ambito sempre più importante dell’intero comparto delle Life Sciences, e fra i vari settori che la compongono quelli della gamification e dei game for health (serious game) sta assumendo un ruolo di primo piano.

GAMIFICATION

La gamification, ovvero l’utilizzo degli elementi e delle dinamiche del gioco in contesti non ludici, al fine di coinvolgere e motivare le persone, è una strategia che, anche nell’ambito della prevenzione e della promozione della salute, ha dimostrato avere degli effetti importanti sull’aumento delle conoscenze e sulla modifica dei comportamenti (Primack et al., 2012; De Smet et al., A Meta-Analysis of Serious Digital Games for Healthy Lifestyle, 2014).

Diffusasi anche grazie alla crescita esponenziale dell’utilizzo degli smartphone e dei dispositivi mobili da parte della maggioranza della popolazione, indipendentemente dall’età anagrafica e dal livello socio-culturale, ha dimostrato la sua efficacia grazie ad anni di ricerche.

Infatti, se l’engagement è la sfida principale che ogni giorno vede impegnati i vari players dell’healthcare è fuor di dubbio quanto un approccio innovativo come la gamification possano dare una mano.

In termini di salute, per esempio dopo un intervento ortopedico o anche in seguito a un ictus, bisogna spesso affrontare un programma di fisioterapia in ospedale o nei centri specializzati per recuperare alla perfezione la mobilità del nostro corpo o di alcuni arti. Una parte di queste sedute si può già oggi svolgere comodamente da casa propria grazie alla gamification.

Un ottimo esempio è Reflexion Health, che grazie a VERA, un assistente per la riabilitazione motoria, offre un servizio di terapia digitale attraverso esercizi virtuali. Il dispositivo infatti guida i movimenti del paziente, che può comodamente svolgere in casa propria, e fornisce ai medici strumenti per monitorare a distanza i progressi, superando i metodi riabilitativi tradizionali. Più concretamente VERA si avvale di un avatar animato che mostra ai pazienti il corretto svolgimento degli esercizi prescritti dal fisioterapista. La piattaforma ne conta le ripetizioni e fornisce le istruzioni necessarie in tempo reale, proponendo anche feedback per aiutare a motivare i pazienti durante il recupero.

L’utilizzo della tecnologia di motion capture per fornire una terapia fisica in tempo reale potrebbe addirittura portare a risultati più rapidi perché il paziente è sempre più coinvolto nella terapia ed è in grado di eseguirla a sua discrezione quando preferisce.

SERIOUS GAME

Diversamente dalla gamification, i serious games sono giochi a tutti gli effetti, progettati con scopo non ludico (dichiarato), caratterizzati da un proprio obiettivo (serio) che ne determina il risultato finale, da regole, da una narrativa, da missioni o azioni che devono essere compiute dal giocatore, per favorire la sue esperienza di gioco nel modo più coinvolgente possibile. Negli ultimi anni i serious games si sono ampiamente accreditati nei contesti più disparati (formazione, business, psicologia, marketing…).

I serius game possono essere utilizzati anche al domicilio del paziente per prolungare i processi riabilitativi, tipicamente troppo brevi, ed aumentare l’aderenza alla terapia.

Tra i serious game maggiormente usati troviamo Rehability (www.rehability.me) la suite di games per la riabilitazione fisica e cognitiva di pazienti neurologici (Parkinson, Alzheimer, sclerosi multipla) derivante da più di 7 anni di sperimentazione sul campo, studiata per avere un effetto benefico nella vita reale delle persone come ad esempio contrastarne il declino cognitivo, o addirittura alleggerire un certo tipo di terapia riabilitativa. Si pensi ad esempio al contesto delle terapie neuro-riabilitative: sensazioni negative come stanchezza, frustrazione e dolore condizionano spesso il comportamento del paziente; sono terapie lunghe e faticose in cui il paziente fatica a vedere i progressi e mantenere un buon livello di aderenza alla terapia con il rischio, in certi casi, di abbandonarla del tutto.

Una terapia con i serious games può rappresentare una risposta a tutti i livelli. I terapisti stessi infatti riportano, da parte dei pazienti che già la stanno sperimentando, un maggior stimolo a portare a termine gli esercizi assegnati e una diminuzione delle lamentele a causa di stanchezza e dolore. Rehability contiene giochi fisici e cognitivi che vengono impostati dallo specialista e composti in un piano terapeutico unico e dedicato per ciascun paziente. Lo specialista poi, attraverso una sezione a lui dedicata, monitora costantemente le interazioni del paziente con il gioco e le interpreta al fine di adattare il piano ai risultati ottenuti. I giochi fisici funzionano con una kinect: un sensore in grado di leggere i movimenti dello scheletro umano e di trasformarli in azioni sullo schermo. È quindi tecnologia consumer a basso costo che viene utilizzata per fornire soluzioni ad alta efficacia.

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